Aria il castello Madre

«Credo sia proprio tu il fortunato! Qui senza di me non riusciresti a sopravvivere un nano-secondo di  più. Ehi, questo è l’ingresso del castello riservato agli SPARKLIGHT, come diavolo è che ti trovi da queste parti? Non sarai mica uno di loro? Chiunque ti abbia lasciato qui, secondo me lo ha fatto di proposito! Ma perché mandano sempre me a recuperare tutti i tipi strani di questo regno! Adamantino caro apri bene le orecchie: il Custode Re del Silenzio ha inviato me, Dehony, conosciuto anche come il Fabbricatore del Vuoto, cerca di non darmi problemi e fai tutto quello che ti dico in caso dovessimo incontrare quei pazzi degli illuminati ! Gli SPARKLIGHT non entrano nel castello per fare amicizia, entrano per fare il pieno di OXIGEN 20. Li puoi trovare solo qui, alla porta 13, perché il loro quartiere generale è l’anello 13, proprio qui fuori. Queste creature si occupano della sicurezza del nostro Cielo. Il loro compito è quello di vigilare costantemente lo spazio che separa le gigantesche mura di protezione di ARIA e le ancor più enormi barriere del Cielo. Quella zona è OFF LIMITS a noi Opalescenti, non c’è luce e proprio là, dove il buio è denso, gli SPARKLIGHT si illuminano d’immenso. Sono dotati di cellule speciali che attraverso l’assunzione di OXIGEN 20 si accendono come un albero di natale e non solo: quelli si alzano in volo e creano una massa luminosa così potente da illuminare anche il buco nero più nero di tutte le galassie che ci circondano. ARIA sarà anche inespugnabile grazie agli SPARKLIGHT, ma per quello che ho sentito sul loro conto, non ho alcun interesse a incontrarli. Forza, muoviamoci, abbiamo molta strada da percorrere. Mi è stato detto di portarti alla Grande Sala. Mentre camminiamo tieni lo sguardo fisso verso il basso, andremo più veloce. Vediamo se hai capito tutto quello che ti ho detto, seguimi!»

Se fino a quel momento avevo avuto come l’impressione di non essermi mosso affatto dal luogo del nostro incontro, ora la possibilità che fosse ancora così era inesistente. Avevo come l’impressione che i miei piedi non toccassero terra, mentre i suoi non li vedevo affatto. La sua velocità assume la forma di un’onda che si propaga e mi aiuta a non perdere di vista Dehony mentre attraversiamo il castello madre di tutti i castelli: ARIA. Si dice che per la sua realizzazione la Società degli Opalescenti abbia messo a rischio la loro stessa esistenza. Quelli che oggi sono vivi e vegeti, sono il frutto di scelte importanti. C’era stato un tempo in cui gli opalescenti non vivevano nella paura, ma erano parte integrante di tutte le società di tutti i regni. Con l’avvento delle milizie celesti si decretò la fine delle Alleanze e l’inizio di una delle stagioni più lunghe e buie: il Divisionismo. Per far fronte al pericolo di non riuscire più a proteggere la Suprema Ruota della Legge Universale, un folto gruppo di opalescenti, popolo del Cielo di Orione, decise di unirsi, di fondare il regno e di costruirvi un castello senza pari, frutto della loro conoscenza avveniristica, in grado da solo di proteggerli e di mettere in sicurezza la Ruota della quale sono i padri. Nessuno a oggi ebbe l’idea malsana di avvicinarsi quel tanto che basta per far scattare le misure di sicurezza di cui il castello è capace e di cui io, sono certo di averne fatto l’esperienza.

Questo è un estratto del primo racconto "L'Era del Cinghiale" dal libro "La Suprema Ruota della Legge Universale" non ancora pubblicati.

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