Perché “C’era una volta”?

Perché è il modo più dolce per descrivere un determinato tempo, che era una volta e ora non è più. Tutte le fiabe iniziano con quelle parole e tutti noi ce ne siamo innamorati, sarà per quel suono rotondo, pieno, che la voce produce alla loro lettura. Non preannuncia nulla di bello né di brutto, ma è ciò che più ci lega alla lettura e all’ascolto: cosa c’era una volta? Cosa è successo? Perchè non c’è più? Senza ombra di dubbio è una frase che evoca un inizio di narrazione ed influenza le nostre aspettative e interpretazioni. La consideriamo ideale per determinati contesti letterali e culturali e molto spesso viene anche utilizzata dal mondo cinematografico, per introdurre proprio quel tipo di atmosfera nostalgica, suggestiva, di incanto e meraviglia.

Quando il bambino sente il genitore che comincia con “C’era una volta…”, altro che beneficio dell’influenza, lì è la beatitudine dell’influenza, perché il bambino sa che sta per cominciare quel bel momento che è la fiaba. Proviamo a fare l’esperimento inverso, a raccontare la fiaba col tono di un articolo di economia del “Sole24Ore”, e viceversa, leggiamo lo stesso articolo di economia cominciando con “C’era una volta” e con la vocina impostata, e questo diventa una fiaba. “C’erano una volta gli eurobond…” il bambino non capisce nulla, ma resta nel clima incantato comunque. La letteratura è fatta anche di queste cose e queste cose, se hai letto tante fiabe, tanti gialli, se hai visto tanti western, ce le hai e ti vengono spontaneamente.

Ci resta da risolvere l’incipit “C’era una volta”, che riflette la misteriosa nube sulla pagina più sacra di chi scrive, la prima, quella che sembra mai finita, mai perfetta, mai come la si vorrebbe. Quella frase è emblematica, è il jolly che ho voluto giocare nel primo racconto della Saga intitolata “La Suprema Ruota della Legge Universale”.

Tratto dal racconto L’Era del cinghiale – capitolo : “THE SKY”

“C’era una volta la Suprema Ruota della Legge Universale, che aveva il compito del buon mantenimento del sistema solare di cui faceva parte il Regno di Vita nel Cielo di Aldilà, anche riconosciuto dalle costellazioni del Cielo di Orione, con il nome di Pianeta Blu, fino al giorno in cui la Suprema Ruota si fermò all’Era del cinghiale, che di quel Regno ne inghiottì il cielo”.

Sono certa che queste righe ti abbiano trascinato in luoghi e fatto immaginare oggetti e figure che potresti anche conoscere, ma sono altrettanto sicura di quanto l’emblematica frase abbia la forza di spingere la tua curiosità a volere andare oltre, a volerne sapere di più. C’è chi avrebbe definito sconvolgente l’evento di cui si fa un breve cenno, a detta loro evento che potrebbe avere conseguenze catastrofiche per il Regno di Vita, nonché essere il punto di svolta della trama: il CAMBIAMENTO.

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